domenica 4 luglio 2004

23 anni fa un gruppo di uomini credette in un sogno, lo coltivò, lo fece crescere.


Uno di loro, il più grande, aveva 40 anni, uno di loro, il più piccolo, aveva  24 anni, uno di loro aveva appena avuto la seconda figlia, l’unica donna del gruppo aveva già due figli quasi adolescenti. Dietro a quei sognatori c’erano grandi donne, donne coraggiose, donne che non esitarono a mettersi in gioco e che non ebbero paura di fidarsi dei propri compagni.


 Mano mano altre persone entrarono in quel sogno: persone giovani o meno giovani, sposati o no, con figli o senza.


Quel sogno è cresciuto, e con lui anche i suoi artefici, finchè prima che morisse soffocato dalla crisi che già all’epoca si intuiva loro stessi gli dissero addio 13 anni fa.


Sono grata a quel sogno perché ci sono cresciuta dentro, perché se sono quella che sono, se ho avuto tante possibilità e tanti stimoli lo devo a quel gruppo di coraggiosi. Quel sogno mi ha dato tanto e mi ha anche tolto una parte della mia famiglia da bambina. Ma me ne sono sempre sentita parte e ne sono sempre stata orgogliosa.


13 anni fa le strade lavorative di quegli uomini si separarono, ma rimane sempre un sottile filo rosso che qualunque cosa accada ad ognuno di loro fa muovere gli altri.


Quegli uomini, quei ragazzi, oggi sono cresciuti…uno di loro è morto pochi mesi fa e ancora lo piangono, lo piangiamo, due di loro hanno divorziato, altri si sono sposati e hanno avuto figli, qualcuno ora vive lontano, alcuni sono diventati nonni, i loro figli si sono laureati, convivono, si sono sposati.


Ieri sera una parte di quegli uomini e la compagna di vita di quello che purtroppo non c’è più si sono incontrati e hanno passato una serata insieme…intorno a quella tavola ho respirato la mia storia, ho rivisto una bambina che giocava per le scale di quello che era il loro primo ufficio, ho rivisto l’allegria delle feste di natale, le vacanze insieme…mi sono sentita come all’interno di una famiglia più allargata a cui apparterrò per sempre…e questo lo devo a mio padre che 23 anni fa credette in quel sogno e a mia madre che credette in lui …

6 commenti:

  1. Caspita! Dev'essere stata una serata commuovente... scusa però è cattiveria non dire che sogno hanno condiviso queste persone fantastiche! Io poi sono un tipo curioso :D

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  2. semplice...hanno formato dal nulla una società di informatica...detto così sembra banale, ma 23 anni fa staccarsi dall'ibm e cercarsi una fetta di spazio individuale era da pionieri...loro ci hanno creduto e ci sono riusciti...

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  3. grazie d'aver soddisfatto la mia curiosità ;D
    Cmq capisco la difficoltà di quelle persone che possono essere definite coraggiose... ciauz

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  4. grazie d'aver soddisfatto la mia curiosità ;D
    Cmq capisco la difficoltà di quelle persone che possono essere definite coraggiose... ciauz

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  5. grazie d'aver soddisfatto la mia curiosità ;D
    Cmq capisco la difficoltà di quelle persone che possono essere definite coraggiose... ciauz

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  6. grazie d'aver soddisfatto la mia curiosità ;D
    Cmq capisco la difficoltà di quelle persone che possono essere definite coraggiose... ciauz

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