martedì 13 ottobre 2009

LE AVVENTURE LINGUISTICHE DELL'ENP

ENP: Mamma, attro fommaggio Ggioggio (sulle frasi ci stiamo ancora lavorando...)
M: Come si dice? (sull'educazione ci muoviamo a spron battente da tempo)
ENP: Subbito

Ecco. mi sa che sul capitolo educazione qualcosina è ancora da rivedere

venerdì 2 ottobre 2009

INTERNATIONAL (special) CANDY



Any Shade of Green is quite arrived to 10,000 visits on her blog, so...candy!
marvellous one, I say ^^ look what kind of goodies!!!
you can find it here ! but I hope I'm the winner...
IL BUGIGATTOLO...



...festeggia i suoi primi 100 fan su feisbuk e per questo indice un candy!
già solo l'immagine sa di serate al calduccio con tea e materiali creativi a gogo
qui trovate tutte le info

lunedì 21 settembre 2009

un altro candy sul filo di lana, sembra che io lo faccia apposta!
è più che altro un candy-quiz, in realtà semplicissimo! la realtà è che muoio di invidia per chi sa fare certe cose...sono proprio negata...
il premio in palio è una spenderrima borsetta da sera a crochet!
comunque il candy si trova qui, insieme a tante cosine belle da vedere!...

domenica 20 settembre 2009

sul filo di lana perché sono stata fuori ma questo giveaway vale proprio la pena! i pupazzetti sono puccissimi, spero veramente di vincerne uno per metterlo in camera dei patati ^^
tutte le info le trovate qui, io spero di essere ancora in tempo!

martedì 15 settembre 2009

TOPOLINO TOPOLETTO

il blog candy itinerante Disney prosegue qui e io...ritento!
ARRIVA L'AUTUNNO...

...E il blog AbcHobby compie un anno! Elisabetta ha deciso di festeggiare alla grande con un candy splenderrimo tutto nei colori autunnali, i miei preferiti! dite che potevo non partecipare?
il candy lo trovate qui, ma fate un giro, chè vale la pena!

lunedì 14 settembre 2009

PAPERINO? OUI C'EST MOI...

beh, paperino è un po' tutti noi, è il personaggio più umano e comune della Disney...
quindi non potevo decisamente non partecipare, tendendo incrociati anche i fanali della mia 313 ^^
il candy lo trovate qui
quack
CAMBIAMENTI SHOPAHOLICI

Tre anni fa la Fra quando entrava in una cartoleria o in una profumeria doveva fare uno sforzo sovrumano per uscire senza aver comprato qualcosa, qualcosina, qualcosetta, insomma magari una sputazzella di roba ma mai a mani vuote. Dopo parecchio tempo è riuscita nell'intento.
Ieri la Fra ha provato di nuovo la stessa sensazione...in un negozio di giocattoli per bambini.

domenica 6 settembre 2009

Pane, amore e creatività (uno dei blog che se la fra avesse tempo troneggerebbe nel menù a sinistra) è diventato un forum, un bellissimo e soprattutto utilissimo forum.
Insomma basta capitarci e lo mettete tra i preferiti, specialmente se vi piace la creatività e avete bimbi!
una delle iniziative è il giveaway...questo mese il premio è spettacolare e alla Fra fa gola in maniera spropositata quindi ha deciso di prendere due piccioni con una fava e di condividere con voi questa iniziativa e avere una possibilità maggiore di aggiudicarsi il premio!
perciò:


che altro dire...in bocca al lupo a tutti!

venerdì 4 settembre 2009

COSE DA MAMME

L'enp è nella fase se-ti-ripeto-la-stessa-cosa-80-volte-al-secondo-forse-mi-capisci-meglio
Il pca è nella fase se-urlo-più-forte-e-più-acuto-magari-mi-senti-meglio
Io sono nella fase ancora-non-medicine-per-mal-di-testa.
Ce la posso fare.
Forse.

lunedì 17 agosto 2009

CIAO, SONO DORY

"Uuuuuuhhhhhhh, Francesca, ma non mangi il pesce?"
"no" [da 33 anni circa]
"mannaggia e neanche i calamari?"
"no" [anzi direi che se il pesce potre mangiarlo, quelli NO...li aborro, direi, da 33 anni circa]

"ah, posso portarmi l'enp fino alla sbarra nella mia macchina?"
"sì, montiamo il seggiolino"
"no dicevo senza, tanto stiamo nel comprensorio"
"direi che non se ne parla proprio" [e non è la prima volta che esprimo questo concetto, mi pare]
"ah, vabbeh"
"senti tesorodinonna mi aspetti al cancello che poi vieni a parcheggiare la macchina con nonna?"
"scusi?!?" [ma per caso sei completamente impazzita]
"ma sì, non succede nulla, lo abbiamo fatto anche prima"
"signora, non esiste" [e ringrazia il cielo che prima non t'ho visto perché ti avrei sgranato i denti come una pannocchia, anima di deficiente]
"ma con Tiziano lo facevo"
"..." [il fatto che tu l'abbia fatto con tuo figlio non implica che tu possa farlo col mio, punto.]

l'enp va a dormire dalla nonna (sì lo so sono molto buona). il giorno dopo:
"oggi gli ho dato il portachiavi con una chiave: è impazzito di gioia!!"
"ah..."[e quante volte ho detto che non esiste che mio figlio giochi con le chiavi quando ha un miliardo di giochi più educativi e sicuri?]
il risultato è stato, chiaramente, che l'enp non ha mollato un secondo quel caz...ehm  cavolo di portachiavi, dormendoci pure. questo ha significato:
- segni sul muro dei miei perchè "mamma, ssssegno" con la chiave, ovvio
- pericolo non solo per l'enp ma anche per il pca, che il fratello tende a coinvolgere nei propri giochi
- pericolo per gli occhi dell'enp perché il portachiavi è uno di quelli coi led...che, pare, possano rovinare la retina
- trasformazione di mamma in una cattivissima persona quando cercava di togliere l'improprio gioco al pituffo.

ecco.
per questi, e molti altri, motivi che non ho tempo, né voglia, di sbloggare, mia suocera da oggi in poi si merita un'altra categoria.
diamo un caloroso benvenuto a nonna Dory!

martedì 21 luglio 2009

l'altra settimana ho rivisto Lei.
non è andata minimamente come volevo/speravo.
arrabbiata? no.
delusa? sì, tanto.
è che come sempre mi aspetto che gli altri si comportino come io mi comporterei nella stessa situazione.
mi aspetto empatia, mi aspetto che per una volta qualcuno sia pure disposto a fare sacrifici per vedermi.
"mi manchi tanto!"
parole.
quando smetterò di crederci e di illudermi? quando smetterò di soffrirci?
stavolta mi sono fatta male da sola, alla resa dei conti. potevo organizzarmi io e ho detto no, vediamo cosa succede se non risolvo, per una volta, io le cose. Ed ero pronta, come sempre, a vernirle incontro, ad andare io con i due figli, nel casino di Roma, con probabilità di parcheggio prossime allo zero...bastava che lei faccesse appena l'atto di dire: ok, mi organizzo, trovo un treno e vengo su dai tuoi. che significa Castelli Romani, mica Marte.
e ha scelto la soluzione più comoda logisticamente ma quella più impersonale, preferendo, evidentemente, un viaggio più comodo alla possibilità di vedermi da sola e chiacchierare. Il che potrebbe anche essere più che legittimo....se non ci vedessimo da più di un anno, se avesse già conosciuto il pca, se...tante cose.
e io, beh io ci sono rimasta male. Volevo che per una volta per vedere me passasse sopra a tutto, alla scomodità di un viaggio in treno o in autobus... e invece quello, sul piatto della bilancia, sembra sia stata la cosa che, a conti fatti, sia pesata di più.
gliel'ho detto? no.
per sentirmi dire, come ai bei vecchi tempi, che sono io che sono visionaria? che sono esagerata? che non c'è nulla da chiarire, capire, dirsi a riguardo?
no, basta.
come basta pure quell'altro che, essendo stato avvisato appena uscita dalla sala parto che era nato il pca...s'è degnato di chiamarmi tipo quattro giorni dopo. Ed era l'amico di una vita, un fratello mancato, il mio testimone.
ecco, io sono stanca di farmi il cuore felpato per mandare giù tutto questo.
E' un periodo che sono giù, un po' depressa, molto stanca, irritabile...e tutto questo non aiuta, per niente.
Forse devo smettere di sperare che le persone cambino e farle andare per la loro strada...perché ad accettarle così come sono proprio non ce la faccio...
una rosa è sempre una rosa, Oscar. Per quanto cambi di colore, una rosa non può essere un lillà...

giovedì 9 luglio 2009

in procinto di scendere a roma, sto preparando da qualche giorno le scatole delle cose del pca da riportare ai miei per prendere invece quelle delle cose più grandi.
e...beh m'è venuto un magone assurdo.
mi sono chiesta se questa sarà stata l'ultima volta che ho avuto in mano quei body e quelle tutine piccolissime oppure se la vita mi concederà un altro fagottello da vestire, prima o poi.
se questo fagottello sarà una bimba oppure, come mi sento che accadrà, un altro maschietto...come sarebbe averne un altro, un'altra gravidanza, un altro fratellino che non è più il "più piccolo", altri rapporti da preparare, da spiegare...un altro biimbo da crescere, imparando dagli errori fatti coi precedenti.
quando è arrivato l'enp ero felicissima ma spaventatissima...avevo il terrore che qualcosa potesse andar male perché era il sogno della mia vita, perché lo volevo da un casino di tempo, perché era tutto nuovo.
e ho passato la gravidanza a sentirmi e a percepirmi in ogni singola cellula, come a verificare, istante per istante, che andasse tutto bene. Mi sentivo un nido.
e poi è nato ed è stato tutto nuovo e complicato: l'enp era un bambino buonissimo ma con una spiccata predisposizione all'indipendenza (e lo è ancora!) e tutti i film che mi ero fatta di questo rapporto simbiotico che si sarebbe creato tra noi svanirono miseramente in fumo. Non riusciva ad attaccarsi per via dei capezzoli rientrati, lo allattavo con il paracapezzolo e lui tranquillo ciucciava e non cresceva. quando mi proposero il latte artificiale lo accolsi come una benedizione. e nel frattempo lui continuava a non cercarci, a dormire da solo, senza coccole, senza tetta...buon per la sua indipendenza (lo scrissi allora e lo penso ancora oggi: non ha bisogno di noi per essere felice e questo è un dono che la vita gli fa) ma era una spremuta di sangue per il mio ego di mamma.
il pca è arrivato in un momento particolare, è stato concepito proprio a ridosso del giorno in cui m'ero fatta chiarezza nel cuore e m'ero ritrovata e avevo ritrovato Lei.
la gravidanza fin da subito era stata diversa: nausea, acidità e soprattutto contrazioni e progesterone. Ma il tempo di ascoltare le mie cellule non l'ho avuto...prima l'enp s'è preso una broncopolmonite, poi a ottobre una bronchite, poi a novembre ha avuto una crisi respiratoria e siamo finiti ricoverati, poi la crisi respiratoria l'ho avuta io, poi ci sono stati i lavori e il trasloco e sistema e pulisci e l'ansia per un figlio che per il suo bene lasci quasi due mesi ai nonni ma che ti manca troppo...insomma quando parlavo con il pca gli dicevo "amore mi raccomando tieniti stretto a mamma". ma il tempo per le seghe mentali non l'ho avuto e ho avuto una gravidanza decisamente più serena.
e poi è nato e già ero più preparata...dell'enp il travaglio era durato tanto anche per colpa mia che mi opponevo al dolore bloccando le contrazioni. mi ricordo di aver pensato ad un certo punto che quel figlio non lo volevo più, che non ce l'avrei mai fatta. il travaglio del pca è stato più breve perché ho accettato il dolore e l'ho assecondato, perché ho resistito a sono rimasta in piedi.
e poi...è nato. e da subito ha istaurato, lui, un fortissimo legame con me. ha cercato il mio seno e s'è attaccato con una forza incredibile (mi lasciò i lividi, mica per dire), ciucciando come un disperato, cercandomi. Ha ciucciato talmente forte che ha risolto i problema dei capezzoli rientrati e non c'è mai stato bisogno del paracapezzolo.
il pca non è indipendente: a volte vuole la tetta per dormire, o vuole le coccole e onon vuole stare solo o vuole essere preso in braccio. questo per me era fantascienza: l'enp non si era mai sognato di dimostrare di avere bisogni del genere e io, paurosa di dargli chissà che vizi, mi regolavo di conseguenza.
questo non significa chiaramente che l'enp sia stato un bambino trascurato, anzi. solo che sembrava sempre di imporgli le coccole, sembrava che lui fosse superiore a queste esigenze.
di conseguenza ora mi sento in colpa perchè con la pca ho scoperto un mondo nuovo, fatto di interazione, di complicità, di coccole volute e mi chiedo se non ho sbagliato qualcosa io o se semplicemente l'enp è fatto così.
per inciso ora che c'è il fratello, lui ci cerca di più. ma non lo fa con gelosia, o per farsi rassicurare...lo fa per affetto, per coccola. sembra insomma che Valerio gli abbia insegnato un modo diverso di relazionarsi con noi.
e noi, stiamo crescendo e imparando dai nostri figli quelle che sono le cose importanti della vita, stiamo imparando che la felicità c'è ed è nelle piccole cose, che l'impaziennza non porta da nessuna parte, che ci sono dei ritmi in cui non ci è concesso interferire.
Che due anni fa eravamo ancora due e oggi siamo quattro...e c'è un abisso in mezzo.
la visita dal ginecologo è...andata!
adoro quell'uomo, non ti fa mai sentire a disagio: è un grande!
e s'è incacchiato come una mina per il fatto che hanno preferito non farmi l'episio. Lui ne è un fiero sostenitore perché pensa che sì ti può dir bene e te la cavi magari anche senza punti, però ti può pure dir male e ti ritrovi come me con lacerazioni di secondo grado (quando non di terzo e non oso neanche pensarci). E tuttosommato, vista la gravità e l'estensione, mi ha detto strabene, ché poteva andare di molto peggio.
e la prossima volta che qualcuno sottovaluta i miei addominali me lo divoro seduta stante!
cmq per il inciso il punto non era tale: era un tessuso cicatrizzato a livello muscolare...non so cosa abbia fatto ma dopo che ha smanettato un po' sembra andare decisamente meglio ;-)

lunedì 6 luglio 2009

TILDA "CANDY"

il blog countrychocolate è uno spettacolo ed è pieno di idee, spunti e pupazzetti e bamboline tilda!
Invece del solito candy propone di scegliere una delle conchiglie fortunate dal suo blog e postarla nel proprio...a fine mese l'estrazione!
beh, io non potevo che scegliere la5










speriamo che mi porti fortuna!

mercoledì 1 luglio 2009

ALTRI CANDY...

Roberta festeggia le sue prime 1000 visite con un candy...come non partecipare' la scadenza è il 7 luglio. Questo è il suo bellissimo blog!

Invece Lara festeggia il primo anno del suo blog con questo candy. avete fino al 5 luglio per partecipare, c'è in palio una sua creazione!

Un altro candy bellissimo è quello di Mila: "Mr Mouse Wizard", un apprendista stregone assolutamente miope che non legge bene gli ingredienti delle pozioni ! è meraviglioso! non si può non partecipare! per trovarlo cliccate qui

Antonella ha indetto il suo primo blog candy...ci sono capitata per caso ma il blog è carino e il premo originale e personalizzato...speriamo di vincere! il suo blog lo trovate qui

domenica 28 giugno 2009

domani la fra deve fare una visita, una visita che ha rimandato quanto più possibile ma che non è più rimandabile.
La fra deve andare dal suo ginecologo.
E per la prima volta in vita sua questa cosa le mette pensiero.
E no, non è il pudore, ché quello coi due parti s'è andato a far benedire (quando partorisci diventi un'acquasantiera, si direbbe).
E' che...ho paura. Paura di sentire dolore. Semplicemente.
Quando è nato l'enp mi avevano fatto l'episiotomia. Per una decina di giorni la fra aveva tirato giù due-tre calendari ogni volta che doveva/voleva alzarsi o sedersi ma poi le cose erano tornate normalissime.
Quando è nato il pca invece l'episiotomia non hanno fatto in tempo a farla...e insomma mi sono lacerata. tanto. e male. se, diciamo, avessi avuto una bussola proprio lì, mi sono lacerata verso ovest, nord e sud.
La cosa strana è stata che il post partum è andato una favola...sì un po' di dolore ma nulla di paragonabile al primo.
Solo che...che c'è un punto bastardo, forse uno di chiusura o di apertura della serie, che fa maluccio, a volte.
Insomma mi sembra di essere tornata piccola, con questa paura assolutamente imbecille di una visita banale...che, voglio dire, dopo due parti in 2 anni è veramente ridicola.
eppure...

sabato 20 giugno 2009

LO ZIO FESTER E' TRA NOI...

Insomma fu così che, appena comprata casa nuova, i coniugi la Tana si guardarono negli occhi e si dissero che riscaldare col gas 105 mq calpestabili di casa avrebbe significato girare lo stipendio del marito, unico sostentamento della famigliola in via di espansione, all'ente gas. il che, chiaramente, non era cosa.
Allora s'erano detti...stufa. legna o pellet?
legna no perchè è più pericolosa per i bimbi e sporca un  casino.
ok, pellet.
La fra aveva pure piacevolmente scoperto l'esistenza dello "sconto architetto", ed era tutta felice e soddisfatta.
Insomma dopo i soliti 3000 giri virtuali e non, i coniugi la Tana avevano finalmente acquistato la stufa.
A gennaio s'erano recati a Roma per altri motiivi ed erano finiti in un negozio di una grande catena, uno di quelli "un po' di tutto" per il bricolage. Ed avevano trovato il pellet ad un prezzo che gli sembrava buono...vabbeh, proviamone 2 o 3 sacchetti se va bene lo riprendiamo o ce lo facciamo riprendere dai la Tana senior.
Ok, con una Fra panza munita s'erano caricati 'sti 3 sacchetti ed erano tornati a casetta.
Dopo averli bruciati, si erano resi conto che tutto sommato nella zona industriale di Sboronia lo trovavano quasi allo stesso prezzo e sembrava migliore. quindi da quel momento in poi lo comprarono lì.
Finché al telegiornale qualche giorno fa uscì una notizia. Che parlava di pellet al cesio, mica cazzi.
"noi abbiamo comprato quella marca" disse Tiz, "ah sì?" disse la Fra che essendo panza munita figurati se in quei tempi memorizzava le marche di pellet.
alla preoccupazione del marito, la Fra rispondeva che i rivenditori interessati erano della provincia di VT e FR, quindi Roma pareva esclusa (fonti:TG e web, mica niente) quindi tutto sommato si poteva stare tranqulli.
Il marito tranquillo non stava perciò ieri pomeriggio sotto casa nostra avreste potuto vedere un camion di pompieri. dentro casa nostra invece avreste visto i ghostbusters.
ah, per inciso, siamo il primo caso di pellet radioattivo della provincia di Grosseto. checculo eh?
la radioattività interessa solo lo scarto della combustione, perciò il più interessato è il marito, che si è sempre dedicato alla pulizia della stufa. Dite che se gli metto una lampadina in bocca si accende?

lunedì 15 giugno 2009

c'è un altro blog interessante di una quasi mamma. c'è un blog candy ma in realtà c'è tutto un blog da esplorare per capire l'universo del nido da una diversa prospettiva.
il blog candy è questo:
asilo(cliccate sull'immagine per andare direttamente al post) e qui trovate il suo blog

e poi c'è un altro blog, che più che un blog è un modo di vivere e di vedere la vita: quello che traspare tra le righe è mondo semplice e molto bello. insomma proprio un bel blog! anche questo blog ha un giveaway stupendo e devo dire che il premio mi farebbe veramente comodo! speriamo di vincere!

venerdì 5 giugno 2009

altro blog candy (o giveaway che dir si voglia^^):
Linda realizza cose bellissime e non solo: il suo blog è una vera e propria miniera di spunti, link, cose utili...insomma un tesoro, io ce l'ho nei preferiti di mozilla!
il suo splendido blog lo trovate qui

mercoledì 20 maggio 2009

il tempo manca, sempre.
Ci sarebbe da scrivere di un bimbo piccolo meraviglioso che però non cresce tanto e di nonni che stressano lo stressabile.
Ci sarebbe da scrivere di un bimbo grande che è sempre più bello e "grande" ed è sempre più il "primo".
Ci sarebbe da raccontare di un Battesimo e un compleanno (che qualcuno ha voluto ignorare, ma vabbeh)
Ci sarebbe da raccontare la storia di un nonno che ha deciso di non fare il nonno.
Ci sarebbe da ricordare che tre anni fa eravamo appena tornati dal Perù con gli occhi ancora traboccanti di meraviglia e colori.
Ci sarebbe da raccontare una vita intera che si sta svolgendo talmente veloce che sembra acqua che scorre via.
Ci sarebbe...

lunedì 11 maggio 2009

Mentre allatto il PCA (Piccolo Castoro Affamato), mi diletto a girellare per la rete (ovvio, quando l'ENP dorme o è al nido) e a trovare siti bellissimi di cose realizzate a mano. siti, per intenderci, di quello che vorrei/mi piacerebbe fare o di quello che magari faccio ma non ho tempo per sbloggare.
girella che ti girella mi sono imbattuta in due blog candy carinissimi lanciati da due blog per festeggiare due occasioni diverse:
Ba lancia un blog candy splenderrimo mettendo in palio tutto questo ben di Dio:
blogcandyxwebper festeggiare l'apertura del suo shop online
logofatturaxweb300dove anche alle persone che non si sono mai dilettate con lo scrap viene voglia di farlo! (i timbri di sarah kay...che meraviglia!!!). Indipendentemente dal blog candy vale decisamente la visita!!!

invece Serena ha lanciato un blog candy,anche questo ricchissimo, per festeggiare l'apertura del suo blog! anche lei realizza cose fantastiche! bravissima!!!

martedì 5 maggio 2009

BILANCI

3 anni di matrimonio
17 anni insieme (anche se in realtà  a novembre sarebbero 20...)
1 casa in affitto
1 casa tutta nostra
2 figli
1 gatto

non credevo che certi numeri potessero dare così tanta serenità e felicità...

venerdì 27 marzo 2009

altro blog candy. un blog bellissimo, lo scrap è una delle cose con cui non mi sono ancora cimentata ma direi che non è mai troppo tardi.
fatevici un giro, vale la pena!1751Kcliccate sull'immagine per andare direttamente al blog candy

giovedì 26 marzo 2009


UN MESE FA...


Si dice, ovvero alla Fra avevano detto, che la seconda volta si anticipa, che è difficile arrivare alla dpp. E la Fra, che aveva l'utero contratto e contrazioni sparse fin da quando era di 7 settimane, c'aveva creduto. S'era pure preoccupata di partorire in anticipo e a ridosso della dpp aveva richiesto il supporto logistico della famiglia latana senior, che si era precipitata in corpo e delegazione in terra toscana per occuparsi del principino ereditario.
Senonchè la data presunta era arrivata e se n'era pure andata senza nulla di significante se non qualche contrazione pure dolorosetta ma assolutamente sporadica. La Fra era pure diventata una star nella farmacia dove andava due volte al giorno a misurarsi la pressione. Insomma era in atto un totonascita in piena regola.
Il 25 sarebbe stato il compleanno della suocera della suocera e, vista la predisposizione dei suoi figli all'intempestività e al dispetto, la Fra s'era convinta che il pituffo, anche solo per fare un dispetto alla nonna, sarebbe nato proprio in quel giorno. Ma anche il 25 se ne stava andando quando, verso le 11 di sera la Fra, davanti al pc, sente una bella contrazioncina forte. Se son rose fioriranno, esprime il suo dubbio e la sua speranza sul blog e si reca verso il talamo nuziale dove un marito sonnacchioso apre appena mezzo occhio. Da mezzanotte in poi le contrazioni sono ancora dolorose e hanno una cadenza di circa 8 minuti, più o meno. La Fra decide che non è il caso di tenerselo per sé e lo comunica al marito. Il quale marito, mentre del primo figlio due secondi dopo avergli detto che avevo qualche contrazioncina (manco forte) aveva gli occhi a piattino ed era pronto ad andare in ospedale, s'è praticamente girato dall'altra parte bofonchiando qualcosa che suonava vagamente come “ho sonno”. Ecco. Svegliato il marito recalcitante la Fra ha chiesto e ottenuto che il coresponsabile biologico controllasse, orologio alla mano, durata e intervallo delle contrazioni. Cosa che il marito non è riuscito a fare, ciucco di sonno com'era. Alle esortazioni della Fra ad andare in ospedale rispondeva con un laconico “aspettiamo la prossima”. Ora, non è che la Fra ci tenesse più di tanto a correre in ospedale...ma c'era un tampone positivo da arginare con un antibiotico e lo sapevamo. Insomma alle 2 e mezza finalmente la Fra convince il padre dei suoi figli che è proprio il caso di andare. Prima di andare sveglia il resto del contingente adulto della famiglia, comunica le novita e dice “vi faremo sapere”.
Arrivare in ospedale alle 3 del mattino è surreale: tutto ovattato, tutto soft...non sembra neanche che proprio lì si compia quel qualcosa di cruento e meraviglioso che è dare la vita. In quel silenzio veniamo accolti da un'ostetrica che mi visita e mi dice che sono pervia a due dita e il collo si sta appianando, quindi i 3 cm per il ricovero ci sarebbero. Mi mette il tracciato e arrivano delle contrazioni forti che però la macchina non registra come tali. Lo faccio notare e lei mi dice di non preoccuparmi...si vede che soffro. Più che altro mi ricovera per il fatto dell'antibiotico, che mi viene prontamente somministrato via flebo con un rabbocco da fare alle 11 e mezza del mattino. Ok, iniziano le danze. Prima della trafila del ricovero però mi chiede se posso aspettare perché c'è una ragazza che sta per partorire e deve assisterla. Figurati, tanto non credo di partorire nella prossima ora. La Fra, cui l'esperienza pregressa aveva pur insegnato qualcosa, decide di camminare un po' nel corridoio, finchè decide che è meglio sedersi e farsi massaggiare la schiena dal marito. Si sentono delle urla, poi un pianto disperato. Vicino a me una neononna piange di emozione e poco dopo abbraccia un figlio che è diventato padre. È un'emozione che conosco e mi viene da piangere.
Finalmente ci ricoverano. Non sono ancora in travaglio attivo quindi dovrei andare in reparto e mandare a casa il marito; credo sia bastata la mia faccia a far capire all'ostetrica che forse era meglio trovare una soluzione alternativa. Ci mettono in una saletta di osservazione a ridosso del blocco parto: siamo al chiuso, camminare è difficile, ma siamo noi due e va bene così. Più o meno sono le 4 del mattino e sono sempre di 3 cm. Le seguenti 3 ore passano sdraiata sul fianco con la mano che stritola quella del marito e il volume della musica dell'auricolare che si alza al massimo nel picco delle contrazioni. Che sono circa ogni 2-3 minuti e ne durano 1. Una a canzone.
Alle 7 meno qualche minuto torna l'ostetrica, che sta per staccare, e mi visita: 6 cm. Speravo di più, mi assale il tipico sconforto e piango di stanchezza, di dolore, di impazienza. Tutti mi consolano, mi incoraggiano. Arriva un'altra ostetrica, che è talmente giovane che scambio per un'infermiera, e ci dice “andiamo in sala travaglio”. Facciamo un breve pit-stop in bagno poi ci dirigiamo in sala travaglio. Non è quella dove ho fatto il travaglio di Piergiorgio: è più grande, ha la vasca, la palla, un sacco di cose che neanche riesco a focalizzare. Già perché, essendomi tirata su in piedi, le contrazioni sono diventate fortissime, ravvicinate, insopportabili. Non so come Tiziano ed Elisa, l'ostetrica, mi convincono a rimanere in piedi. A quel punto mi ritornano in mente tutte le cose dette al corso preparto, i consigli. Seguo il mio insinto e mi piego sulle ginocchia oscillando il bacino e tenendomi al marito. Dopo tipo 20 minuti così, sono esausta e sento di non farcela più. So che 20 minuti prima ero di 6 cm, so che me ne mancano 4, so che di Piergiorgio quei 4 cm sono state 4 ore, so che le contrazioni sono molto più forti di allora, so che non ho ancora rotto le acque e quando succederà sarà peggio.
Chiedo l'epidurale.
Imploro l'epidurale.
Tiziano è assolutamente contrario e io so che ha ragione, so che potrei non sentire le spinte, so che neanche io in realtà la voglio, che l'idea di un ago tra le vertebre mi atterrisce, ma il dolore è fortissimo e non so come gestirlo nelle prossime ore. Elisa mi dice che non serve, che gli ultimi 4 cm per una al secondo parto sono più facili, che il peggio è passato. Non le credo, come da copione. Alla fine mi vede così stremata che mi dice ”se vuoi chiamo la dottoressa e l'anestesista” poi aggiunge “però secondo me non serve: proviamo a fare una bella doccia, ti rilassi e sopporti meglio le contrazioni...se poi vorrai ancora l'epidurale, la facciamo”. Ok, vada per la doccia, però prima deve controllare il battito del bimbo e visitare me.
Stranamente, mentre del primo travaglio ricordo le visite come il momento peggiore, stavolta è il macchinario per sentire il battito che non sopporto: mentre il primo travaglio era tutto con contrazioni di reni, questo era caratterizzato da contrazioni fortissime ma a livello delle ovaie, tipo dolori mestruali insostenibili, quindi il rilevatore mi obbligava a tenere una postura che mi faceva sentire di più la contrazione.
Insomma sente il battito e va tutto benissimo. Mi chiede di sdraiarmi.
Se c'è un vantaggio, al secondo parto, è quello di capire veramente qual è il proprio ruolo nell'evento. Capire cosa si può chiedere, cosa si può ottenere, cosa si può pretendere. Mentre la prima volta ero stata lì passiva a vedere che gli altri decidevano cosa e come fare del mio corpo, questa volta ero ben decisa a partecipare alla discussione, quanto meno. Perciò chiedo ad Elisa se può visitarmi mentre sono in piedi. Mi dice di no, però mi spiega anche il perché il che nella mia top ten personale la fa salire decisamente di posto. Nel frattempo arriva una contrazione e mi piego appoggiandomi al lettino. Mi guarda e fa una faccia strana ma non dice nulla. Finalmente riesco a salire sul letto, lei aspetta la contrazione e mi visita. Sono le 7 e mezza.
“Sei a dilatazione completa”
opporc...come a dilatazione completa...mezz'ora fa ero di 6 cm...
“comunque la testa è ancora alta e il sacco integro”
ah, ecco.
“Perché non lo rompi?”
“Perché hai un tampone positivo e meno lui sta a contatto col tuo collo dell'utero e meglio è”
“Ok, era solo un'idea”
“Se senti di spingere inizia pure a farlo”
io veramente era un po' che iniziavo a sentire l'esigenza di spingere però credevo fosse troppo presto...
Una spinta.
La testa di mio figlio scende tutta insieme, rompe il sacco e si presenta dove deve.
Elisa mi dice di non spingere più assolutamente, dobbiamo andare in sala parto. Non capisco ma a quel punto mi fido, finora tutto quello che mi ha detto si è rivelato giusto. Solo che la prima cosa che penso è “cazzo dici, non riesco a bloccare le spinte, non ci riuscirò mai, lo faccio qui”. Con uno sforzo sovrumano blocco la spinta seguente e piano piano, sostenuta da lei e Tiziano faccio quei 10 metri che mi separano dal lettino della sala parto. Non mi giro, non mi guardo indietro. Per fortuna. Le acque, scoprirò dopo da Tiziano, erano verdi ramarro ed è per questo che Elisa ci ha portato in sala parto.
Salgo sul letto, a fatica, mi posiziono come so e , forte dell'esperienza, espongo le mie ragioni. In pratica dico che se ci fosse bisogno dell'episiotomia ok ma pretendo l'anestesia prima. La dottoressa mi chiede se la voglio e io dico “no, è solo che del primo me l'hanno fatta e mi sono trovata tutto sommato bene. secondo lei serve?” la risposta è no. Ok, no.
“puoi ricominciare a spingere”
Chiunque mi conosca, anche non benissimo, sa che io non sono una sportiva, non sono particolarmente attiva, sono obesa e sempre a litigare coi kg in più...eppure, nascosti da chissà quanti strati di ciccia, coltivati per tigna e per dimostrare a me stessa che posso farcela durante le lezioni in piscina, ho degli addominali forti. Che stupiscono anche me, peraltro.
Credevo che stavolta sarebbe stato diverso, credevo di essere molto meno allenata, credevo che senza episiotomia il tutto sarebbe durato di più.
“la fase espulsiva dura circa 1 ora”, così si legge nei manuali.
Una spinta.
Una sola.
Una sola, lunghissima, spinta.
Con la coda dell'occhio vedo l'ostetrica stupitissima che prende i ferri, ma so che non farà in tempo.
Un forte bruciore, un forte sollievo, qualcosa di grosso che passa, qualcuno che dice ok riposati ma io non ci riesco e continuo quella spinta.
Sento sgusciare via qualcosa da dentro di me e un attimo dopo quel qualcosa di sporco, urlante (che anche stavolta non sento piangere)e meraviglioso che è mio figlio mi guarda dal mio seno, dove è appena stato appoggiato.
E non ho neanche avuto il tempo di assaporarlo quel momento, il momento della sua nascita, da quanto è stato veloce.
Lo guardo, gli parlo, cerco di calmarlo sussurrandogli filastrocche inventate lì per lì, dicendogli che lo amo.
Con calma lo portano a lavare, vestire, pesare.
Trechiliseienovantaquanttro. 51 cm.
Nel frattempo un'altra spinta e esce la placenta, poi mi ricuciono un bel po' (praticamente ho passato più tempo a farmi ricucire che in sala travaglio) e di nuovo in sala travaglio, dove vengo accompagnata in bagno da una sempre più splendida Elisa che mi conferma che quando s'è resa conto che era il caso di tagliare non c'è già più tempo perché il parto era stato molto precipitoso.
A quel punto ci riportano nostro figlio e finalmente riusciamo a concentrarci su di noi, su di lui, su quello che questa nuova nascita significa, sull'emozione di averla condivisa, come tutto quello che ci succede negli ultimi 17 anni.
E quello che penso, come allora, come sempre, è che sono grata alla vita per avermi dato un Uomo che mi ama, che mi ha dato la gioia e la fortuna di essere madre. Che mi ha dato due figli spendidi e che forse me ne darà ancora.
Che questo bambino l'ho amato con tutta me stessa da quando era solo un dubbio, una scarsa possibilità.
Che guardo i miei figli, l'Uomo che me li ha dati, e quello che provo è solo un amore immenso, per tutti e tre.
Benvenuto Valerio.



martedì 24 febbraio 2009

40+1


Valigia --->pronta
Quadretto nascita-->finito e incorniciato
Depilazione-->svolta con devozione dal marito ;-)
Carrozzina-->rinfrescata
Culla-->montata
Cellulare-->con soldi dentro (un evento)
Confetti e confettini per l'ospedale--> presi
Camiciola della fortuna-->arrivata
Fiocco nascita per portone-->mandato dalla zia
Fiocco per la porta di casa-->pronto
Piumotto per il ritorno a casa-->lavato e asciugato
Ciucci e paracapezzoli-->sterilizzati
Musica per il travaglio-->scelta e caricata
Analisi varie-->finite e messe in borsa
Tappo mucoso-->perso (del tutto?)
Collo dell'utero-->pervio comodamente (;-)) al dito e raccorciato di circa metà
Contrazioni-->poche ma fortine


manchi solo tu amore di mamma...non vediamo l'ora di conoscerti

sabato 21 febbraio 2009

giovedì sera, ultimo controllo: testa nella media (50° percentile: non ci strappiamo i capelli ;-)),  femore leggermente piccolino , addome ENORME (il suo, oltre che il mio).
in pratica, se si confermano le previsioni sto cucciolo sarà di 49-50 cm per 3,800 kg.
l'omino michelin...
ARGHHHHHHH

giovedì 12 febbraio 2009

siamo ancora 3+1. la panza lievita sempre di più (una cosa allucinante: sono enorme), i kg presi sono meno di quelli dell'altra volta, la nausea , il reflusso e l'acido sono la mia ombra. ma va bene, qui non si ha nessuna fretta.
però c'è un sassolino che proprio mi fa male e che devo togliermi.
questo bimbo, stracercato e stravoluto come i lettori del blog sanno perfettamente, nascerà 22 mesi dopo l'enp. Per sua sfiga, evidentemente, ha ereditato dal fratello, oltre a tutta una serie di vestiti ed accessori (per fortuna visti i tempi che corrono), anche un cromosoma fondamentale: quello che fa di lui un maschietto.
Il risultato è che questo nuovo bimbo è, per così dire, diventato virtuale. Praticamente non se lo caga nessuno, per dirla in francese. Tutti pensano che "vabbeh, è il secondo", "vabbeh, hai le cose di Piergiorgio" "vabbeh...". Ecco, vabbeh un cazzo.
Questo bimbo non è il riflesso di quello che ho già, ha e avrà una sua individualità. Individualità che per ora nessuno sembra volergli riconoscere.
Se del primo ho dovuto infatti porre io un freno alla follia shoppingifera, tanto per fare un esempio,  di suocera e cognata (che ero di 40 gg e gli regalò un giubbotto timberland), del secondo nulla. ma il nulla più assoluto. Entrambe le mie gravidanze hanno coinvolto temporalmente un natale: quando aspettavo l'enp ciò ha significato che ci fu un regalo anche per lui sotto l'albero...stavolta nulla. NULLA.
Per Piergiorgio mia suocera, sua sponte, fece confezionare dalla sarta una camiciola di lino ricamata per la nascita...stavolta ho dovuto chiedergliela io.
Io capisco che Piergiorgio è stato il primo, la novità...ma questo non significa e non può e non deve significare che questo sia un bimbo di serie B.
ecco, questa cosa mi fa un male pazzesco. Per una mamma, si sa, i figli sono tutti uguali. E sono uguali le paure, i timori, le gioie della gravidanza. Io amo questo bambino. L'ho amato perfino con più consapevolezza del primo, non ho avuto quell' "attimo" di smarrimento iniziale. L'ho sentito subito mio, fortissimamente mio. E mi fa stare veramente male che, alla fine, sia rimasto solo fortissimamente mio, del padre, del fratello.

martedì 13 gennaio 2009

trovato sempre girellando questo bellissimo blog, che ospita a sua volta un altro blog candy:
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ecco le regole:


COS'E' UN BLOG CANDY?
Si tratta di un concorso on line dove a sorteggio viene assegnato un regalo.Per iscriversi basta postare entro il 10 FEBBRAIO un commento dove segnalate la vostra iscrizione al blog candy.Dopo questo passaggio dovete postare il banner del concorso e il link diretto a questo blog nella propria pagina,sito,blog e una descrizione del concorso nel quale spiegate come funziona.In data 11 FEBBRAIO verrà sorteggiato e reso pubblico il nome del vincitore.Dopo la ricezione del regalo da parte del vincitore,verrà pubblicata la foto del premio.
beh, buona fortuna...il blog merita cmq un giretto...


 

altro blog candy:
spero che mi consenta di partecipare anche se non sono riuscita a mettere la foto ;__; (mi sa che c'è qualche problema tra splinder e blogger)
girellando per la rete mi sono imbattuta in siti di ragazze creative (come sarei anche io, se avessi appena un gocciolino di tempo in più) e ho trovato questa bella iniziativa...fatevi un giro ché ne vale la pena!

lunedì 12 gennaio 2009

qualche giorno fa abbiamo tagliato i capelli all'enp...per la prima volta.
posso dire che ho pianto?

venerdì 2 gennaio 2009

habemus casam!
nel senso che ci abitiamo, io e il marito. L'enp è dai nonni da un mese e mezzo e no, non parliamone, che è meglio.
A fine novembre, in piena preparazione degli scatoloni e con la suocera (diolabenedica) in casa, la fra ha avuto la prima e speriamo anche l'unica crisi d'asma della sua vita. Finendo sotto ossigeno e quasi ricoverata, tra l'altro. (ah, pregate di non dover mai fare la misurazione dell'ossigenazione del sangue arterioso perché fa un male boia).
Il risultato è stato che la fase di impacchettamento per la fra è finita lì. E' iniziata però quella del cortisone, son cose.
In tutto questo il pupattolo nuovo è fortunatamente rimasto bello bellino dove e come doveva stare quindi diciamo che facendo il gioco di Pollyanna ci reputiamo di molto fortunati.
Nel frattempo s'è fatto il rogito della casa nuova e grazziaddio anche quello della casa vecchia, cosa che ci ha reso per qualche gg due potenziali ricconi (cosa chiaramente rientrata a tempo di record!) e quindi la fra e il consorte (in realtà solo il consorte ma non è che ci si faccia poi così caso) sono finalmente diventati proprietari di una casa in tutto e per tutto loro.
Sul discorso operai in casa possiamo tranquillamente stendere un lenzuolo king size pietoso, basti dire che i lavori meglio riusciti sono la tinteggiatura e la messa in situ del battiscopa, lavori svolti più che egregiamente da un neofita marito volenteroso. Il prossimo muratore che pretende di prendersi 25 euri l'ora (tacci loro) e poi di consegnare una casa assolutamente non all'altezza del prezzo (beh, sai, i ritocchi capita sempre di doverli fare...) lo stronco con le mie manine sante.
Tra uno scatolone e l'altro (stavolta da disfare) i coniugi latana hanno finalmente preso possesso del nido familiare. Resta solo da finire di disfare scatoloni, montare mobili e pulire (cosette da niente, insomma) e poi finalmente anche il primogenito potrà dormire nella sua nuova stanzetta. Nel frattempo per quanto lo consenta il lavoro del marito e la panza della fra, si cerca di scendere a Roma dal pituffo più spesso possibile...
Piergiorgio nel frattempo è cresciuto...tanto. E no, non solo d'altezza e di peso (anche se...).E' più grande, parla meglio (oddio è sempre di un pigrooooo), corre, scende le scale da solo (con appoggi, è chiaro), ha deciso che basta seggiolone: lui deve mangiare sulla sedia dei grandi, a tavola. Insomma, senza che nessuno glielo abbia detto in alcun modo, sta cominciando a sentirsi "quello più grande". E poi è sempre più bello.
La fra, nel frattempo, lievita come pasta cresciuta e, semplicemente, spera di arrivare a termine e che il nuovo pituffo non le faccia qualche scherzetto prima (visto che è già pervia al dito e ha contrazioni ogni giorno...) e che abbia pazienza: tra poco la mamma spera di finire i lavori di rimontaggio della casa e quindi dopo, conta di riuscire a riposarsi almeno un po'...illusa eh?