martedì 30 maggio 2006

Il primo sogno riconoscibile come tale, da piccola, è quello di essere una principessa. O una sposa. E ti immagini bella, vestita con un vestito da sogno, pettinata bene, con tanti tanti fiori intorno.
E un giorno ti svegli, ed è realtà. E sei bella, come tutte le spose. E il tuo vestito è lì, nella custodia ed è bellissimo. E sei contornata di attenzioni, di fiori. E sei truccata e pettinata come non lo eri mai stata e non lo risarai mai più. E c’è anche qualcosa che non avevi previsto, nel tuo sogno di bambina, qualcosa che ti appariva nebuloso e indefinibile, qualcosa che hai dovuto lottare per ottenere, qualcosa che ti fa sorridere e dimenticare in un sol colpo tutto lo stress e le preoccupazioni. Quel qualcosa è che sei felice, semplicemente. E nulla può turbarti.
Stai facendo un passo, perderai un cognome, uno status, per acquistarne altri. E il secondo responsabile della tua vita, dopo te stessa naturalmente, non è più mamma o papà ma l’uomo che ami, quello con cui da anni costruisci la vita.
Ci siamo sposati, finalmente. Ci siamo sposati alla stessa ora in cui, silenziosamente, tra baci e carezze, ci siamo messi in gioco 14 anni fa. Il rinnovo di una promessa che abbiamo continuato a farci negli anni nonostante i problemi, la lontananza e le mie tresche, i casini, il lavoro. Siamo rimasti insieme. E questa voglia di continuare a farlo l’abbiamo suggellata e ufficializzata nell’unico giorno possibile, nel nostro giorno.
E nel nostro giorno tutto è stato perfetto, tutto come lo volevamo noi. Siamo stati contornati da gente felice di esserci, ci siamo divertiti e siamo stati bene. Riguardando le foto ci siamo sorpresi emozionati ancora e abbiamo sorpreso negli occhi dei presenti la nostra stessa emozione. Amici, parenti, conoscenti. Tutti testimoni, negli anni, della nostra voglia di stare insieme. E la conferma arriva dalle telefonate che faccio, piano piano, per ringraziare tutti: sento affetto anche da parte di chi ho conosciuto magari quella sera, siamo riusciti a trasmettere qualcosa, evidentemente.
qualcosa che per noi è stato importante condividere, la nostra storia, la nostra crescita.
È iniziato un nuovo capitolo, cercheremo di scriverlo con la stessa determinazione e la stessa gioia che ci hanno portato fino a qui…

giovedì 4 maggio 2006

DE MATRIMONIO: ATTO FINALE

A circa 20 ore dall'evento non so se sono più stanca (no-stop tutta la notte per finire il tableau) o nervosa, quindi non so se mi si prospetta una notte di sonno a sasso o di insonnia con occhi a piattino.
comunque sia, è ufficiale, ci siamo. con entrambi i testimoni che sembravano non dover essere tali, con più freddo di quello calcolato, con un bel po' di soddisfazione per avercela fatta, con un po' di gente che all'ultimo ops non vengo più (gente per la quale dovremo pagare comunque...), con un bel po' di peli in meno (santa ceretta) e tanta, tantissima emozione...
beh, ragazzi...ci ribecchiamo da signora...dall'alto del Perù vi penserò, a presto, buona vita!