E fu così che ieri, gli ancora ottimisti componenti di questa tana si sono allungati un attimo in agenzia, a Cafonia, per parlare e chiedere informazioni su un paio di casette che avevano visto. Già qui ci sarebbe un’ enorme parentesi da aprire. Ma io dico: devi vendermi un oggetto, devi invogliarmi a venire a vederlo, devi convincermi che è esattamente quello di cui ho bisogno e che di meglio, veramente, non ce n’é…e allora due foto decenti e una piantina, cazzo, metticela. Fattostà che in agenzia ci viene chiesto cosa stiamo cercando e noi, sicuri: un 4 o 5 vani, prezzo massimo tot, con giardino o terrazzo, insomma con uno sfogo esterno…una casa per una famiglia con figli, non lo diciamo ma speriamo che l’enp lì presente parli per noi e che il fatto che sia suo padre clonato fughi il dubbi che l’abbiamo affittato all’uopo. Ci vengono proposti, nell’ordine:
- casa in condominio (ma quello sarebbe il meno, non cerchiamo per forza la casa indipendente) anni 60 con marmittoni a terra, buia da morire (ma vista l’abilità fotografica dei soggetti magari non è neanche vero) con piccolo balcone e tre stanze la letto (e questa l’aveva beccata, almeno) in un posto che, dopo averci fatto un giro, abbiamo immediatamente ribattezzato piccola Jesenize (cittadina slovena industriale, probabilmente uno dei posti più brutti di tutta l’Europa dell’est): case alte, trascurate, coi panni stesi h24, con i ripostigli fatti di bandone sul prato accanto. Una delizia, insomma. Proprio il posto in cui avevo pensato di far crescere mio figlio.
- casa indipendente su due piani con scala a chiocciola (che coi bambini, si sa, è il non plus ultra), due camere ma salone grande (quindi forse forse l’angolo studio lo si ricava lì) e…un balcone profondo massimo 1,2m a L: già è tanto che ci stendi i panni, se ci volessi mangiare basta che metti tutti in fila tipo mensa universitaria
- casa d’epoca con i requisiti ma mi parla di piccolo terrazzino…da un sopralluogo seguente si scopre che il piccolo terrazzino è grande, più o meno, come il mio stendino per i panni n.2. chiaramente il n.1 rimarrebbe confinato in casa.
- casa luminosa, abbastanza grande, con angolo cottura. Non che io voglia una cucina da 16 mq ma una cucina con il posto dove mettere i piatti e le pentole sarebbe auspicabile, no? Inoltre è Cafonia alta, un posto meno triste di Cafonia ma mooooolto meno servito.
- terratetto, senza giardino, da “rivedere”. Rivedere significa che non ha un impianto di riscaldamento: si scalda con due stufe a metano (?) e una delle camere è grande quanto il bagno (giuro: ho le piante dei vari livelli). Ha una mansarda inutile e una splendida vista su campo rom improvvisato da maremmano nostalgico della cara vecchia vita agreste.
- casa abbastanza carina sempre dalle parti di Cafonia alta. La casa è luminosa e forse non sarebbe male. Poi ci mostra le foto del giardino. Praticamente il giardino consiste in terrazzamenti profondi al massimo 1,5m che assorbono circa 3 m di dislivello con la strada sottostante (noi l’abbiamo ribattezzato “giardino inca”)…me lo vedo benissimo l’enp che gioca a “ruzzoliamoci per la collina” con gli amichetti.
- casa in posto imprecisato di Cafonia bassa: cucina abitabile, due camere grandi, salone con camino, bagno, ripostiglio. Ah, garage. Sì ma manca una stanza, faccio io. Beh, sa, il garage è proprio sotto il salone, è grande, ed è difficile arrivarci bene con la macchina…quindi basta (!) realizzare una scala interna, fa lei…peccato che realizzare una scala interna su un solaio a ridosso della trave principale non è esattamente semplice e immediato e che lo spazio (misurato sulla pianta in seguito) permette solo la realizzazione una scala a chiocciola (che per le famiglie con prole deve essere un must da queste parti).