Nel paesotto ci sono un sacco di supermercati. tanto per citarne qualcuno ci sono tre conad, la coop, la pam, il liddl, il penny...la fra, che è stata cresciuta con l'abitudine delle offerte speciali, fa in modo di passare periodicamente in ognuno dei sopracitati (mica solo questi, of course) quando sono in uscita i volantini delle nuove offerte. li porta a casa, valuta, fa un piano d'attacco poi prende il suo bel carrellino e va. al pam ci si va quando le offerte lo richiedono e per comprare il cibo etnico, alla coop rigorosamente la spesa settimanale e rigorosamente di domenica (ché ci sono i punti doppi), al conad quando capita, al liddl e penny di sabato, con calma e per comprare cose in scatola o cibi etnici particolari.
questa programmazione degli acquisti mi permette di incontrare un sacco di gente. alla pam incontro gente normale, come me, attenta ai prezzi e alle offerte. Gente che spesso viene dai paesetti vicini, entra, compra, paga e se ne va. Alla coop incontro gli autoctoni e le sciure, quelle che ignorano totalmente l'origine della parola coop (che, ricordiamo, sta per cooperative operaie) tanto sono nascoste da pellicce e roba firmata. gente che fa solotto, gente che compra e non bada al prezzo, gente che se c'è l'offerta è meglio ma compra tutto uguale, gente che guarda in che mondo viviamo ci sono sempre meno soldi questo governo è uno schifo però vuoi che possa rinunciare alle mazzancolle a 46 € al kg? magari poi vanno alla festa dell'unità e si sentono di nuovo tanti belli e comunisti. gente che odio, ma è divertente guardarla nella loro piccolo-borghese mediocrità, nel loro ho fatto i soldi (come?) perciò mi sono elevato. patetici.
al liddl e al penny incontro gente, per lo più stranieri, che vive un pelino sopra l'acqua, che non indugia in frivolezze, che ride di gusto o è triste sul serio. gente più vera. gente che sembra conoscere perfettamente il valore del denaro. bella gente, autentica.
non riesco a collocarmi in nessuno di questi ambiti, forse è la mia naturale tendenza a sfuggire da qualsivoglia catalogazione, a non soddisfare nessun criterio di appartenenza. a volte mi sento straniera ovunque. ci sono categorie di persone cui sorrido con più gusto, tutto qui.
la realtà che vivo qui è quella della coop, per intenderci. è una realtà gretta, chiusa. in cui se il tuo credo politico ha il colore sbagliato o non ha colore, se non prendi apertamente la LORO posizione, sei fuori. fuori da qualsiasi incarico pubblico, per dirne una. fuori dalla società. se non parli la loro lingua, se non ti vesti come loro, se non fai la spesa dove la fanno loro, se non ti omologhi, sei fuori. sei e resterai uno straniero. ti servono perché porti denaro ma non ti sorridono mai, ci tengono a mettere dei paletti, a mantenere le distanze. la romana un po' snob che c'è in me sorride e pensa fa' pure tanto il sostenuto tanto fino a sessant'anni fa dormivi con le vacche, poi la tua terra è andata di moda e hai fatto i soldi, ma sempre vaccaro rimani, un vaccaro ripulito magari, sai che svolta. sei vaccaro dentro e ci morirai se continui a sentirti superiore...lo penso, poi mi assale una gran tristezza, per me e per loro...