sabato 30 giugno 2007

in questi ultimi giorni ho ricevuto una bellissima notizia. Due nostri carissimi amici daranno un cuginetto a Piergiorgio tra qualche mese...non ce lo aspettavamo…avevamo sempre pensato, ci avevano detto, che aspettavano di poter tornare a casa loro (stesso mestiere, stesso destino) e ora abbiamo scoperto che in realtà erano 5 anni che aspettavano questo momento. Un po’ ci sono rimasta male, un po’ ho capito perché non ci abbiano mai detto la verità.
5 anni…60 cicli più o meno…

e mi ricordo i tre cicli, brevi, intercorsi tra il “siamo pronti per avere un figlio” e l’arrivo dell’enp. Tre cicli fatti di lacrime e paure, quando il responso non era quello che volevo io e mi chiudevo nel bagno di studio a piangere e ne uscivo con gli occhi rossi.

Neanche tre mesi e a me sembravano tre secoli. Stavo affrontando la mia più grande paura, quella di non riuscire ad avere un bambino. E nel momento francamente meno opportuno, due giorni prima della morte del mio capo, tre giorni prima di un’ustione solare di secondo grado su una gamba, il giorno stesso in cui erano arrivati i 100 stick per monitorare l’ovulazione ordinati dal Canada…è arrivato l’enp.

E quel ciclo me lo ricordo perché avevo tanti di quei cavoli per la testa che francamente non ci pensavo proprio. Ero senza lavoro e soprattutto ero schifata e arrabbiata per come stavano andando le cose. E non mi insospettì neanche il bacio a bruciapelo che Ale mi diede sulla pancia, forse lei lo percepì ancora prima di me. So esattamente quando è stato concepito l’enp e il bacio che Ale mi diede quel giorno coincide coi tempi previsti dell’annidamento. Se ci ripenso mi commuovo ancora adesso.

E mi ricordo la sensazione, il fatto di sentirmi diversa fin da subito, il test fatto 5 giorni prima che si potesse anche solo parlare di ritardo, mi ricordo la contentezza e l’incredulità di fronte a quel test quasi olografico. E poi, un mese dopo, la prima ecografia, quel piccolo girino tutta testa con un cuore forte forte e velocissimo. La prima grande emozione della mia vita.

E non so neanche trovare le parole per spiegare quanto sono felice per loro, perché sono persone speciali, perché un bimbo è una cosa meravigliosa, perché guardo la sua pancetta appena accennata poi guardo l’enp…e capisco che, veramente, il senso della vita è tutto lì.

martedì 12 giugno 2007

ehm, che il mio corpo fosse puntuale lo sapevo, anche considerando che l'enp è nato praticamente il giorno della dpp...ma, cavoli, così presto proprio non me l'aspettavo...

giovedì 7 giugno 2007

Gentile signora dell’ordine di Grosseto che ha chiamato ieri. Lasci che le spieghi quelle due o tre o cosette che non ho avuto la prontezza e il tempo, visto che stavo dando da mangiare a mio figlio, di dirle ieri.

Lei si è tanto stupita, scandalizzata, quando alla sua domanda sul perché, nonostante io sia residente nella provincia di Grosseto, io sia ancora iscritta a Roma le ho risposto, sinceramente, che è una questione di soldi. Lei mi ha detto “ma architetto io non  ci credo che sia una questione di 70 euro”.
beata lei che non ci crede.

Perché vede io già di per sé mi chiedo perché pagare un ordine che non ha fatto una ceppa quando è passata la Bersani, che permette che la maternità alle sue iscritte sia erogata sei mesi dopo la nascita del bambino ma che ne frattempo loro debbano comunque versare 1500 euro di contributi obbligatori. Poi mi lasci anche aggiungere quelle due o tre cosette personali. Quando sono venuta qui ho girato tutti, tutti, gli studi professionali della zona perché un lavoro mi serviva. Molti dei miei (nostri?) colleghi appena sentivano l’accento non autoctono cambiavano atteggiamento. Perché vede, spesso, voi toscani avete più puzza sotto il naso di quella che c’è sotto la coda di un cane randagio. Ho trovato due persone, su quaranta e passa, disposte a darmi fiducia. E lei mi chiede perché non sprizzi gioia al solo pensare di appartenere al loro stesso ordine. Mi dica, poi, nello specifico, l’ordine di Grosseto dov’è quando all’interno del suo territorio la nostra professionalità è calpestata e gli incarichi, le collaborazioni e quant’altro vengono assegnate ai geometri? Per combattere questo fenomeno che in questa provincia assume contorni imbarazzanti, l’ordine che lei mi pubblicizza tanto cosa fa?

Io credo che lei sia felicemente stipendiata e in quanto tale goda di privilegi che io neanche mi posso sognare. Perché, vede, per lei 70 euro non fanno la differenza. Al massimo non andrà dal parrucchiere una volta. Per me sì che fanno la differenza. E nel momento in cui devo scegliere come destinarli francamente scelgo di comprarci 4 scatole di latte in polvere e un pacco di pannolini. Perché, forse la cosa la stupirà, nella mia vita, ora, ci sono progetti, che sono certa capirà, sono ben più importanti.

domenica 3 giugno 2007

Tu solo sei l'amore
tu solo sei davvero
prima di te, lo giuro,
non era stato mai...
ogni volta un tentativo
in questo mondo più cattivo,
cercando solamente amore,
avendo te come obiettivo...

venerdì 1 giugno 2007

giorni fa, in una stanza, ho visto una foto. una foto che anni fa sarebbe stata una stilettata, mi avrebbe fatto a pezzi.
oggi ho preso coscienza che un analogo con me non c'è, che per me, in quella stanza, non c'è posto. e mi chiedo se mai c'è stato. o se c'era e l'ho distrutto io col mio volere troppo e volerla tutta per me. o forse non ci sarebbe stato neanche allora.
mi rimane il dubbio di aver voluto sempre troppo, di aver forzato le cose perché non ho pazienza, di aver dato ad un rapporto un peso che sull'altra bilancia era non dico inferiore ma senz'altro diverso.
ma la cosa che più mi ha colpito è stato il lampo di gelosia, ancora, dopo anni. e poi improvvisamente la serenità, gli occhi di mio figlio, una coscienza diversa.
IL SONNO DEL GIUSTO (E SOPRATTUTTO DEL SAZIO)...

sonnellino