martedì 1 marzo 2005

DORMIRE DA PIEDI

Dalle mie (vecchie) parti si dice così dell'ignorare situazioni che appaiono evidenti anche alla mattonella del bagno. Ieri sera sono stata al telefono con un amico, un carissimo amico, e parlando gli ho detto che giovedì inizio acquagym (ah, già, giovedì inizio acquagym...applausi, grazie) e lui mi ha detto che bello, sono contentissimo, con tutti i complessi che hai sempre avuto sul metterti in costume...
vero, verissimo...ma non lo sai che i complessi me li hai fatti venire tu? che prima di conoscerti, all'alba dei miei 19 anni francamente me ne sbattevo allegramente di uscire senza borsa e scarpe coordinate, tanto per fare un esempio?

facciamo un rapido sunto della situazione: io e questo mio amico ci conosciamo da quasi 10 anni (argghh) e in questi 10 anni l'ho visto rimanere affascinato, nell'ordine, da:
- mia amica giappo. Persona squisita con una classe assolutamente fuori dal comune. secondo me Lady Diana le telefonava per informarsi sul trend del momento prima di andare ad un ricevimento. Alta un cicinnino più di me, con una taglia 36 e un pto vita che lo stringevo tranquillamente tra due mani. viste vicine io e lei sembravamo il maiuscolo del primo pronome personale: IO.
- La Xxxxxxxx, l'ideatrice del sistema xxxxxxxxcentrico: una volta entrato nella sua orbita non potevi fare a meno di gravitarle intorno. a mio parere più falsa di una moneta da 25 lire (si era in lire, ricordo) e con una spocchia mostruosa. una di quelle che va in giro con gli specchietti retrovisori per vedersi anche da dietro.
- Milena. Con tutto il bene che le voglio bisogna ammettere che è dotata di un ego inox e di una presunzione talmente tanta da essere affascinante. Magra, ben fatta. Non teneva molto allo stile ma c'è da dire che è stata lei a scegliere lui, non viceversa.
- La Bambina Dai Capelli Rossi. Simpatica come un calcio in culo, magrissima, con una bella voce che lui definiva assolutamente eccezionale, sembrava che avesse tatuato in fronte "ce l'ho solo io ma me la tengo in una teca". L'hanno letto tutti, tranne lui.
- Moooltopittoresco. (vignetta stupenda, La, è ancora un allegato del quadernino). Ragazza simpaticissima, straniera, alta du' chilometri, affascinante e stilosa un po' meno del suo standard ma anche in quel caso gli era piovuta dal cielo. in quel caso il pronome si scriveva così: Io
- Bocca-di-chiulo. alta, mezza straniera, capello liscio che neanche se prendo la 380 e poi mi abbasso i capelli mi vengono così perfetti. una barbie. Introversa, timida, raffinata anche in un paio di jeans del mercato. il simpatico soprannome le fu dato perchè aveva e ha tuttora la bocca che, chiusa, rimanda un po', un bel po', al culo delle galline.
e queste sono solo le infatuazioni "maggiori". Il resto era fatto di ragazze bellissime-snobbissime-magrissime, spesso con il ph di un limone.
nel mezzo, io: bassa, sciatta, con un peso a tre cifre (mi fece notare, all'apice della simpatia, che ci volevano due Xxxxxxxx e mezzo per fare me. aveva ragione), che mi infilavo la prima cosa che trovavo al buio la mattina prima di andare all'università, che mi pettinavo con le mani, che non mi truccavo quasi mai anche perchè avrei dovuto farlo in treno e la riga con l'eyeliner non è che venga il massimo, che non sapevo neanche che le sopracciglia si depilassero (già le gambe mi pareva una bella schiavitù), che ridevo in maniera sguaiata e mi sedevo da uomo a gambe larghe perchè l'ultima volta che avevo visto una gonna ero piccola, che mi divertivo ad imbarazzare la gente parlando di sesso in modo esplicito, che facevo amicizia praticamente con tutti. Insomma la mia amicizia con lui ha nutrito i miei complessi a pappa reale. mi sono sempre sentita inadeguata, in quegli anni. Da una parte il suo ideale di donna (e non solo per starci insieme, anche come amiche...quelle erano le persone che riteneva interessanti e che si sbatteva per conoscere), il suo definire "speciali" tutte persone che con me potevano avere in comune qualche lettera del nome, dall'altra il suo non chiamarmi per mesi. Non che io abbia mai voluto far colpo su di lui, solo che lui era la persona con cui passavo circa i 6/7 della mia vita feriale perciò era normale che le sue opinioni contassero. Tuttora mi chiedo come abbiamo fatto a essere e rimanere amici in tutto questo tempo...
nel frattempo ho imparato a pensare con la mia testa e a camminare con le mie gambe. Io e lui siamo rimasti amici. anzi Amici. ora so che se non mi chiamava era solo perchè è fatto così, so che non devo sentirmi inferiore a nessuno, so che ognuna di quelle meteore è sparita e se lui vuole parlare, ha un problema, o semplicemente vuole dividere la sua felicità con qualcuno...beh, chiama me. e che parlando di me, all'epoca, mi descriveva "eccezionale", e lo so dalla bocca di una persona che non mi conosceva e tuttora mi conosce molto poco.
però che lui parli dei miei complessi, francamente, mi fa un po' sorridere...

4 commenti:

  1. Insomma, del tutto ignaro di averti condizionata a suo tempo...:-) però che bello adesso, eh? questa cosa "non ha prezzo" (come per la pubblicità della master card), non ha proprio prezzo PER TE.
    Grandi cose, sì, grandi cose.
    :-)
    Buona ACQUAGYM!

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  2. bene, tu ad acquagym ed io a danza del ventre.
    la strana coppia!
    quanto a Lui, che ddevi fa, è pur sempre un uomo (ed egocntrico;-)
    senti ma l'ultima è C.?cioè la mia cara (davvero) collega di studio?

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  3. I miei commenti si spezzano quando si usa il carattere "". ^_^

    Ho letto questo post tutto d'una fiato e ti ho immaginata crescere... ho ijmaginato pure quelle ragazze, eheh. :)
    La morale della favola mi piace. :)

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  4. E neanche qui quel carattere funziona...evviva. ^_^ Il minore e il maggiore, per intenderci. :)

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