giovedì 23 giugno 2005

CORRERE DRITTI ALLA META

la vostra umile narratrice erano tipo 13 anni che non correva. correva con la tuta, le scarpine etc, per intenderci. un po' la pigrizia innata, un po' il mal di testa, un po' i troppi kg di zavorra, insomma tanti motivi. ieri sera la V.U.N. s'è decisa: ha messo la tuta, una magliettina, le scarpe da ginnastica e, con la sua dolce metà, è uscita decisa a vincere questo tabù. il fatto che l'uomo di casa ripetesse come un disco rotto "oggi si fa la storia" dovrebbe farvi rendere conto della portata epocale dell'evento (ché se fossi Ratzinger un po' mi gratterei...). insomma si inizia a correre, dopo 2 o 300 m la V.U.N. si rende conto che non è cosa: le fa male la schiena (c'ha una protrusione...) e tutto il peso della sua massa posteriore (il culone) lo sente lì. vabbé, nulla di grave, ci si riproverà...poco alla volta. però, c'è sempre un però, tornando verso casa alla V.U.N. viene voglia di correre, di correre libera, in velocità. vabbé, dice un poco convinto Tiz. si parte, scatto, mi sento libera, felice, Ben Johnson, finché... finché non essendo abituata a correre non riesco a controllare più le gambe che decidono di andarsene per conto loro. giuro non riuscivo neanche a rallentare. l'epilogo, triste, è questo: praticamente, e non so come, mi sono accartocciata su me stessa e sono caduta mi sono scatafasciata come una bambina di due anni. il mio cervello nel cercare di salvare il salvabile (tranne l'ego, per quello mi spiace signora non c'è stato nulla da fare) ha inviato i seguenti, disperati, messaggi:
a) gambe: fate da zavorra e impuntatevi sul terreno (messaggio pervenuto al ginocchio sinistro)
b) avambracci: frenate la caduta (messaggio pervenuto all'avambraccio destro)
il risultato è un ginocchio dolorante e livido e un avambraccio diventato un tutt'uno con l'asfalto, nel senso che la polvere si è infilata bene bene nella ferita (che misura approssimativamente 10x10 a ridosso del gomito). inutile cercare di capire come abbia dormito stanotte, non ci riuscireste mai e neanche io visto che sto ancora qui a chiedermi come avrei dovuto posizionarmi per riuscire a chiudere occhio.
quindi, avendo oggi un incontro di lavoro per presentare un P.R. a cui lavoro da tipo un mese e mezzo ed essendoci 78 gradi all'ombra, ergo dovrò andarci con la ferita bella in vista, che scusa metto?
a) la verità, così mi prenderanno per una deficiente e penseranno o  che il lavoro non l'ho fatto io oppure che avendo solo pochi neuroni attivi erano tutti impegnati sul lavoro;
b) stavo tranquillamente per i fatti miei quando un ufo volando rasoterra ha causato una tempesta astrale che mi ha gettato a terra facendomi ruzzolare. (voglio dire: se credete che i programmi della DeFilippi siano veri potete bervi pure questa)
c)non so cosa sia successo: stamane mi sono svegliata così (praticamente "non c'ero e se c'ero dormivo")
comunque la metto la figura di merda è assicurata.
un lato positivo? tornando, claudicante, a casa ho detto a Tiz: "beh, però sono stata brava..." e poi io e lui in contemporanea "non ho/non hai PIANTO". ecco, ora si più dire che la dignità sia salva.

5 commenti:

  1. Io direi la verità: che sei inciampata mentre facevi jogging. Anzi no! Attenta! I corsaioli seri non fanno jogging, "corrono". Dici che sei inciampata correndo. Col tono da "ma tu guarda cosa mi doveva capitare" di chi sono anni e anni che pratica questo sport nell'assoluta convinzione che non sia minimamente rischioso.
    Vedrai che fioccano gli aneddoti di gente che si è fatta malissimo correndo nel parco ;-)

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  2. poverina, mi dispiace ti sia fatta male!Personalmente credo nella palestra, almeno se cado cado sulla plastica... anche se a Natale mi sono distrutta la schiena con i pesi.digli che stavi cercando di spostare un bimbo innocente che attraversava la strada mentre arrivavano un tir impazzito e un ferocissimo dobermann...

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  3. Cmq, se mi firmo è meglio
    Mr. Pink

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  4. Propendo per la versione ufo.
    Cmq, brava per aver fatto il tentativo.
    Le polemiche le ho fatte altrove, non le ho scritte. Uff, in realtà il post partiva come discorso collaterale a diverse coppie che conosco, ma, inevitabilmente, parlandone con La si è finiti a rivangare. Lo sai, ci si finisce per scavarsi la fossa a forza di farlo. Niente di particolarmente nuovo, si dicono sempre le stesse cose a tal riguardo.

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  5. Cucciolotta mia, fortuna che c'hai Tiziano che te ricorda che sei stata brava!
    Le ferite da asfalto sono le peggiori... da quanti anni non ne ho! Ma neanche le cerco! :)

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