venerdì 22 aprile 2005

stanno iniziando i preparativi per la calata dei barbari dei componenti di questa tana a Roma la prossima settimana. ciò consiste più o meno in liste, listine e listarelle di cose da portare, cose da prendere, cose da fare, cose da comprare. In mezzo a tutto questo, la corsa e un matrimonio. L'architetto ieri mi ha chiesto se scendo a RM questo we approfittando del giorno in più. m'ha guardato un po' strano quando gli ho detto: "fossi matta", ma lui non sa, non sa, non sa.

per il resto continuo a sfornare torte, crostate e ciambelloni, forse dovrei smetterla. ma il piacere di vedere un dolce preparato da me è immenso. (finché è perfetto e intonso, è chiaro). si chiama narcisismo, lo so. Ma per me, cresciuta a merendine perchè la genitrice non aveva tempo, né tantomeno voglia, di mettersi a spignattare finanche per la merenda, una torta significa focolare, calore, Casa.

Mi è stato detto che casa nostra sembra un tre stelle, nel senso un albergo. e mi chiedo: sembra un albergo nel senso che è freddo come ambiente o sembra un albergo perchè siamo ben attrezzati per gestire il fenomeno ospiti? ovvero riusciamo a trasmettere il vero piacere che abbiamo quando qualcuno viene a trovarci?

Mi è stato anche detto che sono una persona competitiva. Giuro che non me n'ero mai accorta, anzi. Non avevo mai pensato a me stessa in questi termini. cioè a me piace molto mettermi in discussione e se qualcuno sa fare una cosa che io non so fare, beh prima o poi provo a farla, non ci sono santi. però non lo faccio per competizione, più che altro il mio è bisogno di capire che posso farlo anche io. è una piccola iniezione di autostima. credo ci sia dietro la mia totale incapacità di credere nelle mie possibilità e la paura folle di mettermi in gioco. è proprio questo che alla fine mi spinge a confrontarmi continuamente, la paura. sono strana, lo so. ma a riprova del fatto che per me è importante sapere di saper fare le cose c'è il fatto che, specialmente nell' artigianato, sono di un eclettico pazzesco...appena so fare una cosa come dico io mi passa l'interesse e passo ad altro. c'ho avuto gran culo a laurearmi col vecchio ordianmento, ché se dovevo scegliere una specializzazione stavo, come dire, ancora lì...

3 commenti:

  1. ma non c'è nulla di amle nell'essere un po' competitiva!non giustificarti!
    ;-)sò scema, lo so

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  2. I tre stelle sono i miei preferiti, vorra' dire qualcosa?

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  3. Spesso ho visto nei tuoi occhi una certa luce. Più che luce era un fuoco. Se qualcuno mi chiedesse se sei competitiva, direi di si, senza pensarci troppo. Non poche volte ti ho visto mettere una grande energia nelle cose, forse addirittura troppa. E tutto questo facendo spesso paragoni con ciò che facevano gli altri, arrivando a cercare di superarli, più o meno consciamente.
    Non necessariamente questo è un aspetto negativo. Può essere un utile sprone a fare di meglio, sempre e comunque. Diventa una cosa non sana se dovessi finire a stare male per questo. A tal riguardo tu sei l'unica a poter dare una risposta.

    Mr. Pink

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